Riflettendo sugli anni dell’adolescenza, mi rendo conto di come i sintomi del lipedema abbiano influenzato la mia vita prima ancora di comprenderne la causa. Durante la pubertà, ho notato che le mie gambe si formavano in modo diverso rispetto ai miei coetanei; avevo quelle che definirei “gambe a colonna” e le mie ginocchia spesso sembravano nascoste.
Inoltre, ho sperimentato la presenza di grasso in eccesso sui fianchi e sulle cosce, e i fastidi che ne derivavano: gambe pesanti e dolenti, simili a quelli che si manifestano durante i “pains” di crescita, spesso accompagnati da crampi tibiali. Ricordo anche una sensibilità e un’inspiegabile sensazione di disagio che non riuscivo a spiegare né a condividere con gli altri.
Questi segni, che ora leggo come sintomi del lipedema, all’epoca erano solo parte della mia esperienza quotidiana. Le parole che usavo per descrivere il mio malessere erano confuse e imprecise, però, ora mi rendo conto di quanto sia importante raccontare la mia storia. Condividere le esperienze vissute durante l’adolescenza potrebbe davvero contribuire a sensibilizzare sul lipedema, aiutando professionisti e chi vive situazioni simili a riconoscere i segni precoci di questa condizione. È fondamentale accrescere la consapevolezza, affinché le future generazioni non si sentano sole e possano ricevere supporto adeguato.
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